Domani è un altro giorno!

È arrivato il grande momento… ci sono voluti quasi 2 anni di accertamenti ed esami medici e di enorme dispendio di fatiche, e di spese. Preghiamo e speriamo che il santo valga la candela. Mercoledì 28.11.2018 alle 6.30 dovremo entrare all’Innspital di Berna, dove ci scambieremo un’eterna promessa d’amore, il mio rene sinistro verrà spostato a rimpiazzo del rene destro di mio marito Christian.

Abbiamo dovuto “scappare” da Zurigo, perché era venuta a mancare la fiducia nei medici in seguito all’arrivo dei nuovi primari., che hanno provato in tutti i modi di rendere necessario un trapianto combinato di cuore e rene e iniziato mio marito alla non desiderata dialisi a febbraio 2018, negando fermamente convinti a me la possibilità di donargli il rene, accampando scuse poco convincenti. Ci eravamo già ambientati a Zurigo, avevamo affittato un delizioso appartamento alla Forchstrasse 163 con il tram davanti a casa… che ci è costato una fortuna.

Ad aprile 2018 ci siamo recati a Leukerbad, dove volevo poter in qualche modo riprendermi dallo stress e fare in modo che anche Chris potesse meglio abituarsi al calvario delle tre sedute settimanali di emodialisi.
Il catetere giugulare gli ha causato una trombosi alla vena cava e d’urgenza con l’ambulanza dell’ospedale di Sion l’abbiamo trasportato a Zurigo di ritorno all’Unispital, dove credevamo fosse meglio curarlo, visto che conoscevano tutti i dettagli della sua lunga cartella clinica. 17 giorni di ricovero con me che facevo andata e ritorno da Leukerbad quasi ogni giorno. Tornati a Leukerbad (dialisi a Sion), Chris subisce un AIT (attacco ischemico transitorio) e viene trattenuto due giorni in osservazione all’ospedale di Sion.

Una domenica di Giugno, io, non sapendo più a chi rivolgermi, scrivo una mail al noto e umano Prof. Thierry Carrel (cardiochirurgo di fama mondiale e noto appunto per la sua eccezionale bravura e per la sua empatia personale). Mi risponde il pomeriggio stesso e il 14 giugno 2018 tutto era stato organizzato per riceverci per il nostro primo consulto cardiologico e nefrologico. Il responsabile del centro trapianti, Dr. med. Daniel Sidler ci è piaciuto all’istante , tant’è vero che il 5 luglio 2018 lui è venuto in Ticino da noi per vederci nello studio del nostro nefrologo, Dr. med. Curzio Solcà presso la Clinica Luganese Moncuccio.

Avendo a Zurigo negato a me la possibilità di far da donatrice, si era offerta la mamma di Christian a farsi operare a 80 anni a favore del figlio. Il Dr. Sidler ci comunica allora che il “fortunato” Chris con la mamma riceverebbe una Mercedes e con la moglie una Ferrari. Chris sceglie per affidabilità la Mercedes, a settembre 2018 apprendiamo tuttavia che si deve ripiegare sulla Ferrari perché dagli esami più approfonditi delle componenti del sangue, mamma e figlio sorprendentemente hanno lo stesso gruppo di anticorpi del tipo B8 e B62 e a questo punto un trapianto si rivelerebbe rischiosissimo per l’altissima probabilità di rigetto.

Torno all’attivo e arrivo finalmente dopo un’interminabile via vai stanchissima, provata e tesa come la corda di un violino alll’agognato traguardo. ho fatto tutto da sola e ho dovuto superare una montagna di ostacoli. Ho trovato un appartamento alla Altinghauserstrasse 24 di Berna (nell’antico quartiere Breitenrain), mi sono dovuta arrangiare col trasloco e coll’arredo, non ho più avuto un attimo per me stessa e ho trascurato anche la tenuta dei conti. Abbiamo ottenuto un credito di 30000 franchi dalla banca Raiffeisen che sono anche già stati spesi… Poco importa ora, spero di riuscire a far contabilità dopo l’operazione quando sarà in riabilitazione.

Intanto sono felice di potervi dire grazie di cuore per per il Vostro sostegno economico che ci aiuta a non sprofondare nella disperazione. Parlano tanto e promuovono la donazione di organi… ma bisogna essere un po’ pazzi come me per attuare questo generoso gesto d’amore. L’iter burocratico da seguire è a dir poco snervante e il nostro sistema sanitario non contempla adeguatamente l’assunzione dei costi straordinari. Non esiste neanche l’ombra di una più chiara linea d’informazione e i servizio sociali ne sanno ancor meno di me. Perciò anche dopo il trapianto mi aspetta ancora una dura lotta da dedicare al recupero spese.

Spero che riuscirò a smuovere le acque a favore di coloro che per ovvi motivi di denaro rinunciano ad aiutare i loro cari con la donazione. È vero che il commercio di organi è vietato, è vero che i donatori non possono trarre vantaggi o benefici economici, ,a è anche vero ed inammissibile che il sistema sanitario non contempla abbastanza dettagliatamente il rimborso spese straordinarie nei casi specifici della donazione di organi da viventi.

Teneteci i pugni, ancora grazie e cari saluti. A risentirci presto!
Lorenza e Christian Spiegelberg

Lorenza

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