In memoria del nostro amato Dr. med. Peter Kälin

gabbiano lugano

La strada è deserta, la città sembra addormentata.

Così lo sguardo va oltre, verso l’orizzonte, attirato da un triangolo di luce bianca: è la cima innevata di una montagna, l’ultimo lembo di terra a godersi i raggi del sole la sera, il primo la mattina.

Lassù, vien da pensare, il virus non arriva. Lassù potremmo lasciarci alle spalle le brutte notizie, le mascherine, la distanza sociale, i negozi chiusi, i mille discorsi su quel microrganismo che ha stravolto la nostra routine. Il desiderio di salire ed evadere da tutto ciò esiste: inutile negarlo.

Lo sente chi sulle cime ci andava appena poteva, ma anche la famiglia che cerca un po’ di spazi aperti dopo giornate intere passate fra le mura di un appartamento. Però…

La forza di aspettare

Ci sono diversi «però». Ce li ricorda una persona che… ci manca.
È stato una persona eccezionale, un dottore con la D maiuscola.

Lui aveva scelto di vivere in montagna e senza covid, naturalmente, per un tragico destino si è schiantato con un aliante.

Stavo ripensando alla tragica fine del Dr. Kälin…

ulivo
Lorenza

by Lorenza

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